La storia dell’Egitto iniziò intorno al 6.000 a.C., quando delle popolazioni di cacciatori e raccoglitori del Sahara furono costrette, a causa dell’avanzata del deserto, a spostarsi lungo le sponde del Nilo.
A questo punto iniziò un’epoca di grande crescita tecnologica e culturale e piano piano furono introdotti l’agricoltura e l’allevamento e così le diverse popolazioni cominciarono a diventare sedentarie.
Col passare degli anni iniziarono a essere evidenti le prime differenze culturali tra l’Alto Egitto a sud (desertico e sabbioso) e il Basso Egitto, corrispondente alla zona del delta del Nilo.
Questa contrapposizione culturale portò le popolazioni dell’Alto Egitto a prevalere su quelle del nord e così nacque l’Antico Regno Egizio, con cui iniziò la storia dell’Antico Egitto.
La prima fase di questa civiltà (la cui capitale era Menfi) è chiamata Antico Regno e durante questo periodo gli Egizi si ritrovarono a combattere contro le popolazioni vicine e organizzarono una solida struttura sociale.
A quest’epoca dobbiamo le più famose strutture dell’Antico Egitto: le piramidi. Infatti, la Terza Dinastia iniziò una grande rivoluzione architettonica: fecero costruire a Saqqara il primo prototipo di piramide (la Piramide a gradoni di Djose).
La Quarta Dinastia fu di fondamentale importanza per l’Egitto grazie alla figura di Snefru, considerato un grande sovrano per la sua epoca che fece costruire molte importanti piramidi e i cui discendenti seguirono l’esempio.
Intorno al 2.200 a.C. il potere dato ai Faraoni, che fino ad allora erano stati considerati i messaggeri degli dei, fu oggetto di rivolte da parte del popolo che portarono alla nascita di vari stati regionali in lotta tra di loro.
Ma nel 2.150 a.C. il Faraone Amenemhet I riprese il controllo dello Stato e creò una società nuova, dando vita al Medio Regno (durante quest’epoca l’Egitto fece numerose conquiste e allargò i suoi confini).
La nuova capitale fu spostata a Tebe, dove venne costruito un enorme Complesso Templare.
Venne modificato anche il sistema sepolcrale: le piramidi lasciarono spazio a tombe scavate nella roccia, come la Valle dei Re e delle Regine.

Il periodo del Medio Regno finì con l’invasione da parte delle popolazioni etiope e con l’inizio del Nuovo Regno quando Psametico I liberò l’Egitto dagli Etiopi.
Famose figure dopo Psametico I furono: la Faraona Hatshepsut che si autoproclamò in un periodo di crisi e Thutmose III, considerato il Napoleone d’Egitto per le sue grandi conquiste.
Il Faraone più importante del Nuovo Regno fu Ramses II, che governò per 67 anni consecutivi (durante i quali portò pace e prosperità) e a cui, insieme a sua moglie Nefertiti, furono dedicati i santuari di Abu Simbel.
Durante questo periodo i sacerdoti ottennero molto importanza, spesso più dei Faraoni, e questo portò a conflitti interni ; per esempio quando il Faraone Amenofi IV spostò la capitale a Sais e modificò il culto principale, da quello di Amon Ra a quello di Aton.
Alla morte del Faraone però il suo successore Tutankhamon ripristinò il culto principale di Amon e la capitale a Tebe.
L’imposizione fu rispettata solo nel sud dell’Egitto, mentre a nord venne istituita una nuova capitale a Tanis e continuò a essere celebrato il culto di Aton.
Il Paese si indebolì e fu conquistato nel 332 a. C. da Alessandro Magno, che regnò fino al 305 a.C.
Alla morte di Alessandro Magno si proclamò Faraone Tolomeo I, dando così il via al periodo Tolemaico .
Tolomeo I, grande appassionato delle arti e della cultura, fece costruire la Grande Biblioteca (completata da Tolomeo II) e il Grande Faro di Alessandria (settima meraviglia del mondo antico).
L’ultima rappresentante dei Tolomei fu Cleopatra , che salì al trono nel 55 a.C. (nell’epoca in cui la presenza delI’Impero Romano era sempre più grande).
Cleopatra riuscì a conquistare prima Giulio Cesare e poi Marco Antonio e da questi due ebbe due figli.
Non riuscì però a impedire la dichiarazione di guerra di Ottaviano (pronipote di Cesare), che nel 31 a.C. sconfisse la flotta egizia (un anno dopo, anche a causa del suicidio di Antonio, Cleopatra si suicidò).

Con la conquista romana la storia dell’Antico Egitto giunse al termine (e con essa anche le antiche tradizioni).
Il livello di ricchezza si mantenne però costante anche con i Romani che: unirono elementi religiosi dell’Antico Egitto con elementi romani, introdussero la moneta, abolirono il sistema feudale e costruirono grandi strade, canali e porti.
Il periodo di grande benessere finì con l’Imperatore Costantino: Alessandria perse il ruolo di capitale del Mediterraneo, spostata a Costantinopoli, e venne adottato il cristianesimo.
Sotto il controllo dell’Impero Bizantino e con l’avvento dell’Imperatore Teodosio i culti pagani furono repressi con la forza (fu istituita la pena di morte per chiunque non professasse la religione cristiana) e la Biblioteca di Alessandria fu distrutta dai cristiani.
Nel 639 d.C. gli Arabi, dopo aver conquistato tutta la Penisola Arabica e la Palestina, si diressero verso l’Egitto e il Nord Africa.
Nel 640 essi conquistarono il Delta del Nilo, nel 642 entrarono ad Alessandria (senza combattere, poiché i Bizantini avevano abbandonato l’Egitto) e riuscirono a conquistare tutta l’Africa Settentrionale, arrivando fino alla Spagna e al Marocco.
Sotto il dominio Arabo l’Egitto subì una progressiva islamizzazione (i musulmani trovarono più facilità nel convertire la popolazione rispetto ai Bizantini).
Nel 1517 l’Egitto venne conquistato dall’Impero Ottomano (Impero Turco), che approfittò della mal gestione del territorio.
In questo periodo gli invasori Turchi fecero costruire grandi moschee e ingrandirono la città di Il Cairo.
Con la conquista ottomana dell’Egitto gli Arabi riuscirono a mantenere l’amministrazione del Paese, ma sotto il controllo ottomano, e questo provocò lo scoppio di guerre civili per il controllo del territorio.
Approfittarono di questa situazione di caos le potenze europee e nel 1789 Napoleone sbarcò ad Alessandria (iniziò così la guerra tra l’esercito francese e quello dei mamelucchi per il controllo dell’Egitto).

Nel 1801, dopo che gli Inglesi e gli Ottomani ebbero cacciato i Francesi, lo Stato passò nuovamente sotto il potere turco.
Nel 1805 il vicegovernatore Mehmet Alì con un colpo di Stato salì al potere e fece trucidare i Mamelucchi ad il Cairo (marzo 1811).
Rispolverando il mito degli antichi Faraoni, Alì si dichiarò il padrone di tutte le terre egiziane e conquistò il Sudan (1820-22).
Mehmet si scontrò contro gli Ottomani e occupò la Siria (1831-32), scatenando così le reazioni della Russia e dell’Inghilterra.
L’intervento inglese nel 1840 costrinse Mehmet Alì ad abbandonare la Siria in cambio del riconoscimento ottomano del suo possesso dell’Egitto e del Sudan.
Dopodiché Alì promosse l’istruzione e l’economia (soprattutto l’agricoltura).
Alla sua morte nel 1849 ebbe inizio il periodo che, parallelamente all’indebolirsi del potere ottomano, vide una sempre maggiore potenza degli Stati europei nell’Africa.
Proprio grazie agli aiuti europei gli anni successivi furono caratterizzati da un notevole processo di modernizzazione, ma divenne allo stesso tempo più grande l’influenza francese e inglese nella politica del Paese.
Dopo che Ismail venne deposto lo sostituì il figlio Tawfiq , favorevole alla collaborazione con Francesi e Inglesi.
Seguì nel 1882 una fase di rivolte contro gli stranieri guidate da Arabi Pascià (che salì al potere): ciò determinò l’intervento inglese che occupò l’Egitto e riaffidò il governo a Tawfiq nel settembre del 1882.

Egypt, under Ottoman control but ruled by the English, experienced great economic, military, and administrative development.
After the Treaty of Constantinople (1888), the Egyptian army was tasked with defending the Suez Canal.
British control over Egypt was recognized by France in 1904.
Tawfiq’s successor Abbas II Hilmi tried to make Egypt independent from British control, but caused his fall and the proclamation of the protectorate over Egypt.
In the post-war period, the nationalist movement formed the Wadf and gained Egypt’s independence on February 28, 1922 and the kingdom of Egypt was born.
In fact, the presence of the British Army continued to have a strong influence on Egyptian politics even after the constitution was created in 1923.
The election victory of the Nationalists in 1924 ushered in a period of conflict between them and the sovereign, and in 1930 the King amended the constitution and electoral laws to weaken them.
On the death of the King, the Wafd was returned to the 1923 constitution.
In the 1936 election, Wadf won, which: he formed a new government, secured the signing of the Anglo-Egyptian Treaty, which defined the departure of British troops (except for the Suez Canal area) and the maintenance of the Anglo-Egyptian presence in Sudan. This problem was resolved in 1956 with Sudan’s indipendence.
At the elections In 1938, the Wadf lost.
At the outbreak of World War II, Egypt was involved in British military operations.
After declaring Egypt a non-belligerent country, in 1942 (when Egypt was threatened by the German-Italian invasion) the king called back to the government the Wafd in favor of British cooperation (the British began the defense with the Battle of el-Alamein).
In the second post-war, Egypt was one of the founders of the United Nations and in 1947, the British government withdrew its troops from the Suez Canal.

Costretto a firmare per primo l’armistizio nel primo conflitto arabo-israeliano, iniziato nel 1948 e finito nel 1949 (nel conflitto iniziato recentemente tra Palestina e Israele l’Egitto sta facendo da mediatore), in Egitto ci fu un lungo periodo di tensioni che culminarono nel 1952 con il colpo di Stato con cui il Paese divenne una Repubblica .
Il Presidente Nasser indirizzò la politica verso un programma filoarabo e di forte nazionalismo: volle liberare il Paese dal controllo britannico (il ritiro delle truppe inglesi finì solo nel 1953), rifiutò ogni legame con i Paesi occidentali, preferendo invece allearsi nel 1955 con la Siria e l’Arabia Saudita, e fra il 1958 e il 1961 diede vita, insieme alla Siria, alla Repubblica Araba Unita (RAU), di cui Nasser divenne il Presidente.
L’isolamento dai Paesi occidentali però non durò a lungo poiché nel luglio 1956 fu nazionalizzata la Compagnia internazionale del canale di Suez per assicurare all’Egitto i fondi necessari alla costruzione di una diga.
Questa decisone spinse Francia e Gran Bretagna a sollecitare un intervento armato d’Israele contro l’Egitto, che si realizzò fra l’ottobre e il novembre del 1956 con il sostegno dell’aviazione anglo-francese.
Però, la condanna dell’ONU dell’azione israeliana e la presa di distanza degli Stati Uniti, trasformarono la sconfitta in un rafforzamento del regime, tanto che l’Egitto assunse un ruolo di leader fra i Paesi arabi.
Nel 1967 la chiusura del golfo di Aqaba alle navi israeliane scatenò un nuovo conflitto con lo stato ebraico, la “Guerra dei Sei giorni” , che, iniziata il 5 giugno, si concluse con una sconfitta per l’Egitto.
Dopo la morte di Nasser (1970) il potere passò al vicepresidente Sadat.
Nel 1973 scoppiò la quarta guerra contro l’Israele, la cui pace fu concordata con gli accordi di Camp David (1978) e il trattato di Washington nel 1979.
Il regime autoritario di Sadat determinarono l’isolamento del Paese dagli altri Stati arabi e la formazione di gruppi di resistenza.
Il 6 ottobre 1981 il Presidente fu assassinato e il suo successore Mubarak, pur senza compromettere i rapporti dell’Egitto con gli Stati Uniti e l’Occidente, si sforzò di riallacciare i rapporti con i Paesi arabi e con l’Unione Sovietica.
A partire dal 1987 si registrò un miglioramento della situazione economica e si attenuarono le tensioni sociali.
Però nel 1992 gruppi di islamici intenzionati a far diventare l’Egitto un Paese in cui si professasse solo l’Islam compirono numerose azioni terroristiche, che ebbero come conseguenza la diminuzione del turismo e quindi un danno all’economia.
Nel 1993, nel 1999 e nel 2005 Mubarak fu riconfermato alla presidenza.
Nel gennaio del 2011 in Egitto si scatenò un’ondata di manifestazioni popolari contro il regime di Mubarak, che nelle principali città del Paese portò a violenti scontri con le forze di polizia e i sostenitori del regime.
Mubarak fu quindi costretto a dimettersi lasciando il governo nelle mani dei militari guidati dal Ministro della difesa.
Tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012 si svolsero le prime elezioni parlamentari del dopo Mubarak in cui prevalsero i gruppi islamici.
Nelle successive elezioni presidenziali si affermò Mohammed Morsi, che fu deposto con il colpo di Stato del 3 luglio 2013.
Dall’8 giugno 2014 è al potere al-Sisi.

Riflessioni personali
Ho scelto di approfondire l’Egitto perché, fin da bambino, quando studiavo con mia nonna la storia egizia, mi ha sempre affascinato questa civiltà e il modo con cui è riuscita a trasmettere messaggi indelebili della propria esistenza in molti modi: con la costruzione di imponenti piramidi, con la composizione dei papiri, con la pittura sui monumenti e con le mummie, il metodo più conosciuto con cui la civiltà egizia è diventata immortale, perché le mummie non si decomporranno mai e quindi lasceranno per sempre il proprio segno nella storia. Grazie a questo elaborato ho potuto capire che l’Egitto, al contrario di quello che dicono al telegiornale la sera (che parla sempre di terrorismo), non è un Paese in cui ogni giorno avvengono attentati terroristici: certo, ci sono e ci saranno sempre degli estremisti, ma non per questo bisogna fare di tutta l’erba un fascio. Grazie a questo elaborato ho potuto scoprire anche che: gli Egizi, al contrario di quanto pensassi, sono stati i “creatori” della matematica (certo, i Greci l’hanno sviluppata, ma non sono stati loro a crearla), ci sono molte opere testimonianti la magnificenza dell’Egitto (bisogna avere quindi una grande capacità decisionale per decidere quale opere visitare), sia architettoniche che musicali, e che, pur non essendo uno degli Stati più ricchi e prosperosi, ci tiene a utilizzare fonti rinnovabili e a non inquinare. Chi lo sa, forse, un giorno, quando avrò trovato un lavoro e racimolato abbastanza soldi, potrei trasferirmi in Egitto… Adesso però devo andare, devo scoprire un’altra civiltà.

Sitografia e bibliografia
https://www.nationalgeographic.it/video/tv/storia-lantico-egitto
https://www.archetravel.com/blog/egitto-storia/
https://dizionaripiu.zanichelli.it/storiadigitale/p/percorso/244/storia-dellegitto
https://it.wikipedia.org/wiki/Mummificazione
https://www.somewhere.it/curiosita/storie/gli-egizi-e-larte-della-mummificazione/
https://www.parestrano.it/cosa-accade-al-nostro-corpo-dopo-la-morte/
https://it.wikipedia.org/wiki/Natron
https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/10/25/il-segreto-delle-mummie-nellolio-profumato.html#:~:text=In%20tutte%20le%20mummie%20si,sostanze%20pi%C3%B9%20preziose%20ed%20esotiche.&text=E’%20noto%20da%20sempre%20che%20nelle%20mummie%20c’%20%C3%A8%20bitume.
https://www.benessere360.com/cera-d-api.html#proprieta
https://www.studiarapido.it/arte-egizia-architettura-scultura-pittura/
http://www.icgaribaldifondi.edu.it/wordpress/giornalino/numero_6/documenti/approfondimenti2.pdf
https://it.wikipedia.org/wiki/Musica_dell%27antico_Egitto
https://www.fondazionefrancozeffirelli.com/pilloledispettacolo/la-storia-esotica-dellaida-di-verdi/
http://www.cantarelopera.com/libretti-d-opera/aida-di-giuseppe-verdi.php
https://www.amiciliricaviozzi.it/incontri/racconta-l-opera/315-racconta-l-opera-aida.html
https://it.emcelettronica.com/matematica-egizia
http://www.competenzamatematica.it/2018/02/15/matematica-egiziana/
Cartocci A., La matematica degli Egizi. I papiri matematici del Medio Regno, Firenze, Firenze University press, 2007.
https://www.startmag.it/energia/tutte-le-mosse-egitto-nel-mediterraneo-orientale-tra-gas-e-difesa/
https://energiaoltre.it/egitto-autosufficienza-petrolio-raffinazione/
https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/egitto-la-grande-scommessa-sullenergia-29174
https://www.ilprimatonazionale.it/esteri/egitto-punta-rinnovabili-coprire-fabbisogno-energia-168849/
https://www.avvenire.it/mondo/pagine/egitto-costituzione-liberta-religiosa
https://www.oasiscenter.eu/it/la-costituzione-egiziana-del-2014
https://unipd-centrodirittiumani.it/it/pubblicazioni/Commento-al-Messaggio-di-Benedetto-XVI-Liberta-religiosa-via-per-la-pace-per-la-celebrazione-della-XLIV-Giornata-Mondiale-della/980#:~:text=L’articolo%2018%20della%20Dichiarazione,che%20in%20privato%2C%20la%20propria